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Crescia e pinsa. Quali differenze?

Tra le mode alimentari degli ultimi anni, in tema panificazione e prodotti da forno, abbiamo iniziato a vederci presentare ovunque e in mille situazioni cresce e pinse

La Bolla Crescia marchigiana specialità territorio

A tal proposito ci è capitato di notare che molte persone non sanno bene quale sia la differenza e allora abbiamo pensato di esplorare un po’ questo versante dell’arte panificatrice. Un tema gustoso quanto interessante. Da appassionati produttori di crescia marchigiana eccoci pronti ad entrare un po’ nel merito per fare qualche golosa riflessione insieme a te.

Impasti di crescia e pinsa

Partiamo con il dire che entrambi gli impasti sono un eccellente e apprezzatissimo prodotto della cultura gastronomica italiana. La crescia è una focaccia  mentre la pinsa è una base pizza. Alla crescia viene aggiunto l’olio Evo con un pennello prima della cottura mentre alla pinsa no. Entrambe nascono da una lunga lievitazione. 

Distinguiamo ora in dettaglio le caratteristiche di questi prodotti.

La pinsa

La pinsa ha una forma ovale e allungata. A livello di territorio si estende dal centro ai dintorni di Roma. Si utilizza un mix di farine e l’impasto prevede un’abbondante quantità d’acqua. La pinsa nasce come base per pizza, dunque si consiglia di farcirla  come tale.

La crescia

La crescia ha forma tonda anche se un po’ irregolare. Ha un certo spessore ed è tipica del territorio umbro-marchigiano. Per l’impasto della crescia in genere si usa un solo tipo di farina. La crescia può essere imbottita a piacimento ma può accompagnare un pasto così com’è, anche senza essere farcita. 

Perché amiamo produrre la crescia La Bolla

E questa per noi è la parte più interessante perché la crescia grazie alla sua versatilità ci ispira sempre molta creatività, ogni impasto ha un suo potenziale per quanto riguarda il condimento e la sperimentazione. 

Crescia La Bolla lunga lievitazione

Ogni singolo ingrediente e ogni singola azione della lavorazione fanno parte di tutta un’operazione fluida, ogni cosa è naturalmente legata all’altra. Ed è così che, immaginando la farcitura, creiamo impasti e forme accoglienti che sono subito pronte per ricevere farciture classiche o originali, light o “belle toste”, frugali o abbondanti. Viviamo sempre nello stress della corsa e del non arrivare mai e produrre con lentezza un prodotto con un’alveolatura di spessore è per noi una soddisfazione immensa. Ci vuole il tempo che ci vuole e per ogni bolla immagina un mondo da esplorare, ogni alveolo è una stanza confortevole che ospita con grazia tutto il cibo che scegli di metterci.

Per noi La Bolla è così speciale che, accompagnata o meno da farcitura, è ideale a colazione, pranzo e cena. Con il salato o con il dolce risultato assicurato!

La Bolla Crescia marchigiana specialità per cene e aperitivi

Questi impasti sono mode o ritorno alla tradizione?

Da sapere: alla ricetta della nostra Bolla abbiamo tolto lo strutto (che invece era presente nella ricetta tradizionale) per renderla più digeribile quindi adatta al nostro stile di vita e per renderla compatibile anche ad un’alimentazione vegetariana.

Tornando al discorso cresce e pinse…abbiamo parlato di trend ma in realtà è un ritorno al passato, o meglio, si tratta di uno slancio consapevole per avere una linea di continuità con le cose buone del passato. Le intuizioni e le ricette antiche sono le migliori e sbocciano grazie agli insight della contemporaneità perché la buona tavola è un piacevolissimo incanto che ad un certo punto, come per magia inizia e, per fortuna, non ha mai fine.